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Il seno nella donna | Anatomia

Seno è un termine improprio per indicare le mammelle. Il seno, in realtà, rappresenta lo spazio compreso tra due mammelle. All’interno delle mammelle si sviluppa la ghiandola mammaria, la cui funzione è quella di assicurare la secrezione latte. Essa si presenta abbozzata nell’uomo e particolarmente sviluppata nella donna.

All’esterno di ogni mammella si trova il capezzolo che ha un colorito che va dal rosa al marrone ed è sua volta circondato da un’area fortemente pigmentata detta areola.

Sull’areola, spuntano una serie di piccoli rilievi che prendono il nome di tubercoli di Morgagni, che corrispondono a ghiandole sebacee. Le mammelle sono un organo estremamente fragile e delicato, colmo di cellule adipose e adeso alla fascia muscolare del grande pettorale.

 

Aplasia mammaria è il termine che indica l’assenza dello sviluppo della mammella. Si tratta di malformazioni o deformità della ghiandola mammaria che compaiono in età puberale. Solitamente questa condizione porta anche a gravi disagi psicologici soprattutto considerando il periodo delicato nel quale appaiono quale è l’adolescenza.

Ipoplasia mammaria è la definizione di un seno poco sviluppato. Può essere il risultato di un insufficiente sviluppo della ghiandola mammaria durante il periodo puberale, della perdita di volume post gravidanza oppure può essere dovuto a perdita di peso o a cause ormonali.

Con il termine ipertrofia mammaria, intendiamo l’aumento spropositato dei tessuti che costituiscono la ghiandola mammaria e che determinano un incremento eccessivo del volume. Durante l’età puberale, la gravidanza o sotto effetti di stimolazione ormonale, la ghiandola mammaria è particolarmente esposta agli effetti della stimolazione ormonale e può quindi aumentare considerevolmente.

 

Esistono, tuttavia, anche predisposizioni eredo familiari:

L’ipertrofia mammaria in età giovanile può portare a disturbo fisici o comportamentali.

Vi sono dei comportamenti viziati tendenti a nascondere i seni che causano cifosi (gobba) o posture errate dovute al peso delle mammelle che causano scoliosi, soprattutto se un seno pesa più dell’altro.

La gigantomastia mammaria è la crescita estrema delle mammelle (fino a 4,5 Kg per mammella e l’oltre).

L’amastia mammaria è un disturbo raro dai sintomi evidenti, le cui cause sono sconosciute. Si tratta di una malformazione fisica congenita che causa una crescita anomala del corpo per cui vi è l’assenza di una o entrambe le mammelle (non è presente capezzolo, areola, ghiandola mammaria, tessuto adiposo).

La polimastia mammaria è un’anomalia congenita caratterizzata dalla presenza di mammelle in numero superiore alla norma.

L’atelia mammaria è una malformazione che manifesta la mancanza di uno o entrambe i capezzoli

La politelia mammaria è la malformazione che manifesta la presenza di capezzoli in soprannumero.

La ptosi mammaria è il termine che indica il cedimento nella mammella e il suo spostamento verso il basso. Si tratta di una problematica che causa numerosi aspetti negativi patologici e fisiologici. La ptosi mammaria è un fenomeno che si può verificare su tutte le donne non solo su quelle con dimensione di seno importante. I fattori che possono scatenare la ptosi sono:

  • l’età: durante la menopausa, per l’aumentare della produzione degli estrogeni le ghiandole tendono a svuotarsi.
  • Dimagrimento: soprattutto estremo e repentino. Le mammelle perdono una parte considerevole di tessuto adiposo e si spostano verso il basso.
  • Mutamento ormonale: in caso di menopausa o terapie basate su estrogeni, il volume della ghiandola mammaria può diminuire.
  • Fattori genetici: predisposizione individuale, perdita di elasticità cutanea.

 

Le smagliature sul seno sono lesioni cutanee che compaiono quando le fibre del derma si rompono, ossia quando sono sottoposte a condizione di particolare stress.

In un primo momento, si presentano rosa-violacee fino a diventare poi bianco perlaceo.

Le cause sono molteplici: gravidanza, allattamento, oscillazioni di peso che mettono alla prova l’elasticità dei tessuti cutanei.

 

Le ragadi al seno sono dei micro taglietti sulla cute del capezzolo o intorno all’areola, che compaiono solitamente durante l’allattamento, specialmente nei primi giorni.

Possono rappresentare un semplice fastidio che si risolve spontaneamente nell’arco di qualche giorno, oppure possono aggravarsi fino a sanguinare causando dolore e infezioni locali.

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